La resistenza, nell’ambito dell’economia e della finanza, è un concetto che si riferisce al livello di prezzo specifico in cui si interrompe la crescita di una data attività finanziaria a causa di un aumento intenso delle vendite. La resistenza, dunque, rappresenta una zona di congestione in cui l’offerta supera la domanda, generando una reazione dei venditori che impedisce al prezzo di salire ulteriormente.
Resistenza e analisi tecnica
La resistenza può essere identificata attraverso l’analisi tecnica, che si basa sull’osservazione dei grafici dei prezzi e dei volumi di scambio. Solitamente, la resistenza si manifesta come un livello di prezzo in cui si trovano massimi precedenti o linee di tendenza discendenti, che fungono da ostacoli per il movimento al rialzo del prezzo. Quando il prezzo si avvicina alla resistenza, è probabile che gli investitori che avevano precedentemente acquistato il bene o il titolo a prezzi inferiori decidano di vendere, al fine di realizzare un profitto o di limitare le perdite. Questo aumento dell’offerta crea una pressione ribassista che può portare a una correzione del prezzo o a una sua inversione al ribasso.
La fine della resistenza
La rottura della resistenza, ovvero il superamento del livello di prezzo, può essere considerata un segnale positivo per gli investitori, poiché indica che la pressione di vendita si è indebolita e che la domanda potrebbe prendere il sopravvento. In tal caso, la resistenza precedente può diventare un nuovo livello di supporto, cioè un punto in cui gli acquirenti potrebbero entrare sul mercato.
Gli investitori e la resistenza
La resistenza è un concetto importante per gli investitori, in quanto può fornire indicazioni sulla direzione futura dei prezzi e sulla forza relativa di un bene o di un titolo. Tuttavia, è importante sottolineare che l’analisi tecnica non è una scienza esatta e che la resistenza può essere superata o ignorata in determinate circostanze, a causa di fattori fondamentali o di eventi imprevisti che influenzano i mercati finanziari.